Musurgia Universalis di Athanasius Kircher - Paolo Puliti organista

Vai ai contenuti

Dove c'è musica di devozione, Dio è sempre a portata di mano con la sua presenza gentile  (J. S. Bach)

Viaggio al centro della fuga - Johann Sebastian Bach: fuga in mi minore BWV 548

C l a s s i f i c a z i o n i   s t i l i s t i c h e:

M u s u r g i a   U n i v e r s a l i s   d i   A t h a n a s i u s   K i r c h e r

È interessante analizzare brevemente il trattato Musurgia Universalis, pubblicato a Roma nel 1650, di Athanasius Kircher, un punto di riferimento per  i musicisti fino alla prima metà del 1750.
Si tratta di un’opera monumentale (1152 pagine in folio) dalle aspirazioni enciclopediche, come denuncia ampiamente il titolo completo: Musurgia Universalis, sive Ars Magna consoni et dissoni in X libros digesta. Qua Vniversa Sonorum doctrina, et Phylosophia, Musicaeque tam theoricae, quam practicae scientia, summa varietate traditur; admirandae Consoni, et Dissoni in mundo, adeoque Universa Natura vires effectusque, vti noua, ita peregrina variorum speciminum exhibitione ad singulares usus, tum in omnipoene facultate, tum potissimum in Philologia, Mathematica, Physica, Mechanica, Medecina, Politica, Metaphysica, Theologia aperiuntur et demonstrantur [Musurgia Universale, ovverossia Grande Arte della consonanza e della dissonanza distribuita in dieci libri, nella quale sono esposte con grandissima varietà la Completa Teoria e la Filosofia dei Suoni e la scienza musicale tanto teorica quanto pratica; vengono resi manifesti nei dettagli i poteri e gli effetti della Consonanza e della Dissonanza nel mondo e soprattutto in Tutta la Natura con l'esposizione di vari esempi tanto nuovi quanto inusitati per gli usi straordinari, tanto in quasi tutte le occasioni quanto soprattutto in Filologia, Matematica, Fisica, Meccanica, Medicina, Politica, Metafisica e Teologia].
L’intendimento dell'autore era quindi la realizzazione di una sistematica esposizione delle basi teoriche e pratiche della musica, senza trascurare tutto quanto potesse concernere il fenomeno sonoro e musicale sotto tutti i punti di vista.
Le classificazioni stlistiche, già elaborate da Kircher nella Musurgia universalis, resteranno nella teoria musicale per lungo tempo; Johann Gottfried Walther , nel suo Musikalisches Lexikon, le accoglierà quasi alla lettera, ribadendo la classificazione delle nove categorie stilistiche di Kircher:

  • Stile Choraico (le danze di tipo più semplice, minuetti, passepieds, sarabande, ecc.),

  • Drammatico o Recitativo (che registra i moti dell’animo),

  • Ecclesiastico (severo, maestoso, capace d’indurre alla preghiera e destinato a lodare Dio),

  • Fantastico (strumentale secondo i moduli di fantasia, ricercare, toccata, preludio),

  • Hyporchematico (per indurre alla gioia e invitare alla danza, secondo i moduli di ciaccona, passacaglia, a destinazione teatrale),

  • Madrigalesco (oratori, passioni, dialoghi, arie, recitativi, serenate, cantate, ecc.),

  • Melismatico (qualificato come "stile naturale": ariette e melodie semplici),

  • Motectico (fughe, contrappunti, canoni per esprimere i più diversi ‘affetti’),

  • Sinfoniaco (strumentale: concerti, sinfonie, suites, sonate).

Webmaster: Paolo Puliti Collaborazione: Federica Frediani
Torna ai contenuti