Gott, durch deine Güte - Gottes Sohn ist kommen, BWV 600 - Paolo Puliti organista

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Dove c'è musica di devozione, Dio è sempre a portata di mano con la sua presenza gentile  (J. S. Bach)

Johann Sebastian Bach:
Preludi ai Corali del Weihnahtsfestkreis BWV 599-612 dall'Orgelbüchlein

Gott, durch deine Güte - Gottes Sohn ist kommen, BWV 600

Si tratta di un medesimo corale noto con due titoli diversi.
Il testo Gott, durch deine Güte
è stato composto da Johann Spangenberg, teologo tedesco, compositore e teorico musicale, nel 1544:

Gott, durch deine Güte
wollst uns’r armen Leute
Herz, Sinn und Gemüte für des Teufels Wüten
im Leben und im Tod
gnädiglich behüten.

O Dio, con la tua bontà
proteggi benevolmente il cuore,
i sensi e l’animo di noi poveri uomini
dall’ira del diavolo,
in vita e nella morte.


Il testo Gottes Sohn ist kommen, invece, è stato realizzato dal compositore austriaco Johann Kaspar Horn nel 1544:


Gottes Sohn ist kommen
uns allen zu frommen
hie auf dieser Erden
in armen Gebärden,
daß er uns von Sünde
freiet und entbinde

Il figlio di Dio è venuto
qui su questa terra
a giovamento di tutti noi,
con umili gesti
e ci ha liberato
e sciolto dal peccato.



La melodia di questo corale è apparsa per la prima volta in Ein New Gesengbuchlen, pubblicato a Jungbunzlau, in Boemia, nel 1531. Si tratta di un nuovo canzionale dei Fratelli Boemi, curato da Michael Weisse. Il volume presenta 157 Lieder, che, per la prima volta nella storia dell’editoria luterana, sono divisi ed ordinati secondo il calendario liturgico. Le melodie sono tutte monodiche e derivano in parte dai Gesängbücher luterani ma soprattutto sono state prese dal repertorio popolare sia di carattere spirituale che profano.



Bach ha realizzato questo corale nel tempo di 3/2. Osservando tutte le composizioni dell’Orgelbüchlein, si riscontra che ogni volta che il compositore impiega il tempo ternario, utilizza il 3/2; l’unica eccezione è rappresentata da Wir danken dir, Herr Jesu Christ, daß du für uns gestorben bist, BWV 623 che è scritto nel tempo di 3/4.
È realizzato sulla forma del canone: il cantus firmus è affidato alla voce di soprano, la voce di basso lo riprende ad una battuta di distanza ed all'ottava inferiore. E’ a quattro voci, come la maggior parte dei brani della raccolta; da questo punto di vista il precedente preludio, Nun komm, der Heiden Heiland, costituisce una eccezione.
Le due voci intermedie risaltano per la loro assoluta regolarità: le voci di contralto e tenore sono formate rispettivamente da quartine di crome e da
semiminime. Le quartine della voce di contralto, che procedono quasi sempre per gradi, disegnano la kilosis (o circulatio), figura retorica che, per la sua caratteristica circolare e danzante, viene spesso utilizzata come espressione di gioia:



Non a caso troviamo questo senso di gioia sia nel testo Gott, durch deine Güte che Gottes Sohn ist kommen. Nel primo la gioia è data dalla certezza della protezione di Dio dall’ira del demonio, la protezione di Cristo Redentore attraverso la conoscenza dei suoi insegnamenti e la bontà dello Spirito Santo che caccia il peccato. Nel secondo è data dalla venuta del Figlio di Dio che ci ha liberato dal peccato insegnandoci come passare dall’errore alla verità.
Il manoscritto autografo, disposto su due pentagrammi e il pedale scritto come tenor sul secondo pentagramma, riporta le seguenti indicazioni di registrazione, unico caso in tutto l’Orgelbüchlein: Manual Prinzipal 8 fuß e Pedal trompete 8 fuß.


Bach ha scritto Prinzipal sopra la mano destra e una parentesi per unire le due mani. Questo significa senza dubbio che le voci del manuale devono essere suonate sullo stesso manuale e, quindi, con la stessa registrazione. Il pedale, invece, deve essere posto su un piano timbrico completamente diverso.
Su questo corale Bach ha composto altri due pezzi organistici che si trovano nella raccolta di  Johann Philipp Kirnberger: la fughetta manualiter BWV 703 e il corale BWV 724, quest’ultimo scritto in intavolatura.



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