I Verbi del Verbo nel Vangelo I - Paolo Puliti organista

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Dove c'è musica di devozione, Dio è sempre a portata di mano con la sua presenza gentile  (J. S. Bach)

I contenuti di questa pagina sono stati scritti appositamente per me dal carissimo e indimenticabile amico
Gualtiero Sollazzi che è tornato al Padre il 18 luglio 2018

Il verbo C E R C A R E

Le prime parole di Gesù riportate dal Vangelo, sono quelle rivolte ai suoi genitori:
"
Perché mi cercavate?"
Anche ai primi discepoli chiede:
"
Che cosa cercate?"
Infine, già risorto, Gesù dice alla Maddalena:
"
Donna, chi cerchi?"

Nel Vangelo, tanti ‘cercano’ Gesù per motivi vari.

Le folle:
"
Tutti ti cercano" dicono i discepoli a Gesù. E nel Vangelo, la ricerca di Gesù da parte della gente è molto evidenziata. Gente che lo cerca e prova a trattenerlo nella città. – La folla "cercava di toccarlo" . C’è anche un triste avvertimento di Gesù pe chi lo rifiuta: "Voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato".

I discepoli:
I discepoli già ricordati, così la Maddalena, le donne al sepolcro al mattino di Pasqua, alle quali l’angelo si rivolge: "
Perché cercate tra i mori il Vivente?" I due discepoli di Emmaus che "cercavano insieme il senso di quello che era accaduto".

Giuda:
"
cercava l’occasione per consegnarlo a loro…"
Quando i soldati guidati da Giuda vanno nell’orto degli olivi, Gesù dirà loro: "
Chi cercate?".

Le autorità giudaiche:
Più volte nel Vangelo si racconta che Gesù era "
ricercato". "Cercavano di farlo perire" "cercarono di mettergli le mani addosso".

Per noi

Come s’è visto, molti hanno cercato Gesù.  Noi, Lo cerchiamo? “Cercate il Signore!” –“E’ tempo di cercare il Signore” “Cercate me e vivrete” ci dicono i profeti Sofonia, Osea Amos, e non solo loro. Cercare Dio è il vero senso della vita. Ha ragione S. Agostino a dire: “Ti cercherò, perché l’anima mia viva” Gesù stesso parlando della preghiera, afferma: ”Cercate e troverete”.  
Uno scrittore, Pascal, nota: “Tre sono le categorie di individui: Quelli che servo Dio dopo averlo trovato; quelli che sforzano di cercarlo senza ancora trovarlo; quello che vivono senza cercarlo.  I primi sono felici; quelli di mezzo sono ragionevoli; gli sono infelici”.

Uno scrittore, Blaise Pascal, nota:
“Tre sono le categorie di individui:
quelli che servono Dio dopo averlo trovato,
quelli che sforzano di cercarlo senza ancora trovarlo,
quelli che vivono senza cercarlo.  
I primi sono felici, quelli di mezzo sono ragionevoli, gli ultimi sono infelici”.

Non dimentichiamo un avverbio prezioso, l'avverbio “sempre”.  
Il ‘Sempre’ deve accompagnare il nostro impegno col Signore.
Cercate sempre il suo Volto”. Il “Volto” è la persona di Gesù, la sua presenza: tutto quello che ha insegnato, tutto quello che vuol donarci per la sua Croce e Risurrezione.

Fatica e gioia nella ricerca.
Il Signore sa della fatica benedetta che ci è richiesta per trovare il suo Volto. Perché Lui ‘si nasconde’ nei volti delle persone anche scomode, nei sofferenti e nei rifiutati…
Del cardinale Carlo Maria Martini è stato scritto: “Quando ti guardava, ti sentivi figlio di Dio anche se eri un delinquente…”
Ecco un esempio di come si cerca “il suo Volto”.
C’è anche una gioia unica. Ce la racconta Agostino, pensando alla sua vita:
“Tardi t’amai Bellezza così antica e così nuova…
Tu eri con me, ma io non ero con Te…
Mi chiamasti, e il tuo grido lacerò la mia sordità…
Mi toccasti, e arsi di desiderio della tua pace…”

In un inno che si cantava nella liturgia dei defunti, si dice, pensando a Gesù seduto al pozzo della Samaritana:
“Cercandomi, ti sei seduto affaticato, mi hai redento con la sofferenza della croce, tanta sofferenza non sia inutile!”

Interroghiamoci

Cerchiamo il Signore quando si ascolta la sua Parola?
Nell’Eucarestia adoriamo il suo santissimo Volto?
Nelle persone che incontriamo in casa e fuori ci sforziamo di vederci Gesù nascosto, magari, in sembianze che siamo tentati di rifiutare?
Pensiamo mai che anche noi possiamo essere la pecora smarrita che Gesù cerca con amore e trovatala la porta in braccio?

Meditiamo

Chi è Gesù per me
Il Verbo fatto carne.
Il pane di vita.

La vittima che si offre sulla croce per i nostri peccati.
Il sacrificio offerto nella santa messa per i peccati del mondo e miei personali.
La parola che devo dire.
Il cammino che devo seguire.
La luce che devo accendere.
La vita che devo vivere.
L'amore che che deve essere amato.
La gioia che dobbiamo condividere.
Il sacrificio che dobbiamo offrire.
La pace che dobbiamo seminare.
IL pane di vita che dobbiamo mangiare.
L'affamato che dobbiamo sfamare.
L'assetato che dobbiamo dissetare.
Il nudo che dobbiamo vestire.
Il senzatetto al quaLe dobbiamo offrire riparo.
Il solitario al quaLe dobbiamo far compagnia.
L'inatteso che dobbiamo accogliere.
Il lebbroso le cui ferite dobbiamo levare.
Il mendicante che dobbiamo soccorrere.

Gualtiero Sollazzi

L'alcolizzato che dobbiamo ascoltare.
Il disabile che dobbiamo aiutare.
Il neonato che dobbiamo accogliere.
Il cieco che dobbiamo giudare.
Il muto a cui dobbiamo prestare la nostra voce.
Lo storpio che dobbiamo aiutare a camminare.
La prostituta che dobbiamo allontanare dal pericolo e colmare della nostra amicizia.
Il detenuto che dobbiamo visitare.
L'anziano che dobbiamo servire.
Gesù è il il mio Dio. / Gesù è il mio sposo.
Gesù è la mia vita. / Gesù è il mio unico amore.
Gesù è tutto per me. / Gesù, per me, è l'unico.

(dal volume Madre Teresa. Ricordo e messaggio)


Webmaster: Paolo Puliti Collaborazione: Federica Frediani
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