Gesù VI - Paolo Puliti organista

Vai ai contenuti

Dove c'è musica di devozione, Dio è sempre a portata di mano con la sua presenza gentile  (J. S. Bach)

I contenuti di questa pagina sono stati scritti appositamente per me dal carissimo e indimenticabile amico
Gualtiero Sollazzi che è tornato al Padre il 18 luglio 2018

Tre miracoli significativi

Nozze a Cana

Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d'acqua le anfore»; e le riempirono fino all'orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto - il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l'acqua - chiamò lo sposo e gli disse:

«Tutti mettono in tavola il vino buono all'inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora». a Cana di Galilea, fu l'inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

(Gv. 2, 1-11)

Alcuni input per riflettere:

- La festa delle nozze è anche festa di Dio
- Giovanni parla della madre di Gesù in due occasioni: a Cana e ai piedi della croce
- La Madonna vede il bisogno e intercede
- Gesù parla della sua 'ora' : é quella della croce
- La gloria e la fede
- Il vino buono

La bambina resuscitata

Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.

(Mc. 5, 35-43)

Alcuni input per riflettere:

- Gesù si presenta come vincitore della morte
- La morte è un dormire
- Dopo la croce e la resurrezione, anche noi saremo risorti e vivremo da risorti
- La gente non ci crede: ieri e oggi

- 'Io sono la resurrezione e la vita'

Preghiamo

Signore, aumenta la mia fede.
Possa io credere in te, possa io fidarmi di te, con tutto il cuore;
possa io chiudere gli occhi ed abbandonarmi nelle tue braccia aperte.
Tu mi aspetti, Signore, sono io che ritardo.
Dammi la mano ed alzami dal sonno.
Comandami come hai comandato alla ragazza morta: “a te dico, alzati”.
Fa’ che io possa sentire la tua voce e seguirti sempre, dove vuoi tu.

Gesù moltiplica i pani e i pesci

Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché eranocome pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i suoi discepoli dicendo: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congedali, in modo che, andando per le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiare».

Ma egli rispose loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo andare a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?».
Ma egli disse loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». Si informarono e dissero: «Cinque, e due pesci». E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull'erba verde. E sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta. Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero a loro; e divise i due pesci fra tutti. Tutti mangiarono a sazietà, e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste piene e quanto restava dei pesci. Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.

(Mc. 6, 30-44)

Alcuni input per riflettere:

- Marco racconta il miracolo con una delicata sottolineatura: "vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore…"
-  La tenerezza del Signore
-  La condivisione.
-  L'abbondanza: tutti mangiano e avanzano 12 ceste...
-  La comunità: a sedere, insieme, una sola famiglia…
-  Quel miracolo prepara e annuncia l'Ultima Cena, l'Eucarestia: notare i verbi prendere. benedire, spezzare,  dare.

Preghiamo


Ora che gli atomi e le molecole della piccola Ostia
non più carichi di fisiche forze
ma delle divine energie del Cristo Risorto
irrompono
nell’intimo misterioso del tuo io
lascia - perché tu solo puoi volerlo - che queste particelle eucaristiche
queste molecole d’amore ricostruiscano in te
il pianeta del Vangelo.
Riviva
il tuo spirito la grande gioia del Tabor
così come dal caos del cosmo
la potenza di Dio
trasse questo prato fiorito.

Gualtiero Sollazzi

Webmaster: Paolo Puliti Collaborazione: Federica Frediani
Torna ai contenuti