Gesù II - Paolo Puliti organista

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Dove c'è musica di devozione, Dio è sempre a portata di mano con la sua presenza gentile  (J. S. Bach)

I contenuti di questa pagina sono stati scritti appositamente per me dal carissimo e indimenticabile amico
Gualtiero Sollazzi che è tornato al Padre il 18 luglio 2018

Chi ha parlato di Gesù prima della sua nascita?

Preghiera dell’attesa

Piovete dall'alto il Giusto
quale rugiada venuta dal cielo;
si apra la terra e germogli il Salvatore.

C’è un fatto straordinario della storia che ci lascia indifferenti: si tratta delle Profezie su Gesù.
Queste descrivono con una precisione sconvolgente, con secoli di anticipo, molti particolari della vita del Signore.

Le profezie messianiche  sono circa 300.
Le più citate sono 48. Questi numeri parlano da soli.
C’è tutto un cammino, una preparazione perché  Israele aspetti con fede il Messia di Dio. Anche nel mondo, lo racconta la storia, c’era  una forte attesa di Qualcuno che avrebbe salvato.
Con ragione, meditando tutto questo, la Chiesa fa cantare nei primi Vespri del Natale: “Tutta la terra desidera il tuo Volto”.

Chi può tracciare il ritratto di un uomo non ancora nato?   
Sicuramente Dio, Dio solo!
Di Buddha, di Maometto, di Alessandro Magno, Napoleone, niente è stato detto prima che nascessero.
Silenzio  assoluto.


Prendiamo in esame tre profezie citatissime.

Michea (VIII sec. A. C.)
“Tu, Betlemme di Efratacosì piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda,  da te  mi uscirà colui che deve essere il dominatore in Israele”.  
– A Betlemme è nato David. Gesù sarà suo discendente. –

Zaccaria (Visse nel periodo dopo l'esilio babilonese 587-538 A.C.)
“Esulta grandemente figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d’asina. annunzierà la pace alle genti, il suo dominio sarà da mare a maree dal fiume ai confini della terra”.


Isaia: (vissuto nel 768 a.C.)
Questo profeta è di una precisione sconvolgente sulla Passione di Gesù. Sembra un racconto anticipato.

Leggere tutto il cap. 53 di Isaia:

1 Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione? A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?

2 È cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida. Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per provare in lui diletto.

3 Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.

4 Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato.

5 Egli è trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti.

6 Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti.

7 Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca.

8 Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua sorte? Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte.

9 Gli si diede sepoltura con gli empi, con il ricco fu il suo tumulo, sebbene non avesse commesso violenza né vi fosse inganno nella sua bocca.

10 Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori. Quando offrirà se stesso in espiazione, vedrà una discendenza, vivrà a lungo, si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.

11 Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si sazierà della sua conoscenza; il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà la loro iniquità.

12 Perciò io gli darò in premio le moltitudini, dei potenti egli farà bottino, perché ha consegnato se stesso alla morte ed è stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i peccatori.




Eugenio Zolli, Rabbino capo a Roma, si convertì al cattolicesimo. E a proposito di questa pagina, affermò:
”Attraverso Isaia, mi ritrovai nel cristianesimo. Il “Servo” di cui parla il profeta, non può essere altro che Gesù Cristo”.

Le profezie, ma si può dire tutto l’Antico Testamento, sono, dice Julien Green, “uno specchio, e dentro vi è un volto: quello di Cristo”.

Preghiamo,
con dentro gli echi di Geremia – Aggeo – Isaia e della Genesi:

O Re delle genti e da esse desiderato,
pietra angolare,
vieni e salva l’uomo che Tu dalla terra hai formato.
Amen

Gualtiero Sollazzi

Webmaster: Paolo Puliti Collaborazione: Federica Frediani
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