17 agosto 2008 - Copia - Paolo Puliti organista

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Il Vangelo della domenica

(17 agosto 2008)


Mt 15,21-28
Donna, grande è la tua fede!

+ In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.


Oggi una donna senza nome, di cui sappiamo solo la regione di origine, si fa nostra maestra.  E' la "cananea". Ci insegna, senza volerlo, come si crede sul serio. Contro ogni speranza ed ogni aspettativa.
Gesù, nel brano di Matteo, ci sorprende: appare tanto severo, quasi  scostante. Ma, nella realtà, sarà stato davvero così? Oppure, per farci capire come accostarci a Dio ha tenuto questo particolare e inedito comportamento? Ma è la Cananea a stupirci e a commuoverci. Chiede al Signore un miracolo per la figlia ammalata.
C'è da pensare quante lacrime segrete avrà versato quella povera madre nel vedere la sua 'bambina' soffrire senza vie di uscita. Quanti avrà cercato di medici o presunti tali, di guaritori imbroglioni che sempre si fanno vivi al momento del dolore. Sente parlare di quel Rabbi di Nazaret, sente in se che 'deve' cercarlo a tutti i costi e finalmente lo trova. Con fiducia si avvicina a lui, ma avrebbe tutti i motivi, si potrebbe dire, per lasciarlo sdegnata.
Sembra che quel Cristo la rifiuti, anzi: che non  voglia neppure ascoltarla. Ma lei, probabilmente, avverte che Lui la sta solo provando, le sta misurando il grado di fiducia e così non si arrende.
" Signore aiutami!"  "… è vero , Signore, ma anche i cagnolini si nutrono delle briciole che cadono dalla tavola.." Stupenda, semplicemente stupenda.
Così il Signore le dirà una cosa bellissima che onora quella donna: "Davvero grande è la tua fede!"  Quella Cananea oggi in ogni chiesa del mondo, diventa, ancora una volta, maestra e testimone.
Per noi, così  dubbiosi della tenerezza di Dio. Così rabbiosi quando pare che Lui non ci esaudisca in quel che chiediamo. La Cananea  può davvero dirci: imparate da me. Sì, dalla sua umiltà straordinaria, dalla sua fiducia in una situazione che appariva disperata.
O donna di quel giorno lontano, di quell'incontro che a causa della fede fermissima generò il miracolo: prega perchè il nostro cuore di pietra somigli al tuo, così carico di fiducia e speranza in quell'uomo stanco e impolverato in cui hai saputo vedervi Il Messia, "inviato a fasciare le ferite, e ad  annunziare ai poveri un  lieto messaggio".


Gualtiero Sollazzi


Webmaster: Paolo Puliti Collaborazione: Federica Frediani
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