10 febbraio 2008 - Copia - Paolo Puliti organista

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Mt 4,1-11
Gesù digiuna per quaranta giorni nel deserto ed è tentato.

+ In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.



Coriandoli e cenere.
C’è stato il carnevale con i suoi riti e le sue feste, il tutto spruzzato di coriandoli.
Ecco, ora, la Quaresima.
L’impressione di tanti è questa: col carnevale si sta allegri, con i suoi coriandoli colorati, ma con la quaresima…  
Non è così.
La Quaresima è un tempo severo ed esigente perché il cristiano scavi in sé e faccia emergere scelte di bene.
La cenere indica il “momento provvisorio” che viviamo “nell’attesa della beata speranza” ma ti porta anche ‘il segreto’ di doni inaspettati se scegli di essere come Dio ti sogna.
E il Vangelo della domenica che per prima si apre sulla Quaresima, ti parla al cuore e ti suggerisce su quali piste è bello camminare.
Si parla di tentazioni gravi e terribilmente suggestive.
Sono le tentazioni di Gesù a quel tempo, e le nostre, oggi.
La tentazione del pretendere:
“Dì che queste pietre diventino pane”.
Sì, troppe volte si crede che Dio debba stare ai nostri ordini.
Si sente, infatti: ”Se Dio c’è…” Oppure: “Se Dio esiste, perché nei lager successe…. perché succedono cose orrende?. A Dio non si ordina, si scommette sulla “Parola che esce dalla sua bocca”.
Ancora.
Non si può pretendere che Dio intervenga col miracolo quando gli fischiamo… “..ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo..” disse Satana.
E ce lo sussurra dentro.   
A Dio  interessiamo sommamente: ricordiamo solo la culla e la Croce; ma: “sia fatta la tua volontà”. Non la nostra, anche se ci piace.
Ascoltiamo, allora, Gesù: “Non tentare!”.  
Ultimo: siamo abbagliati dal potere.
E’ una sete perversa che rende l’uomo sordo e cieco anche davanti alle lacrime.
Per il potere si sgomita, si calpesta e si uccide.
Si tratti del piccolo o grande potere.
La Tv non solo ce lo racconta, ma se ne fa, suo malgrado, maestra.
Un potere che diventa idolo: “mi adorerai”.
Nel cuore, da questa Quaresima che i i nostri padri credenti chiamavano “sacra quaresima”, un proposito alto e difficile:
Adorerò solo il Signore mio Dio.
Così,  troverai libertà e ti abbraccerà la pace.  

     

                                                                             


Gualtiero Sollazzi







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