Marini: Sonata sopra la Monica - Paolo Puliti organista

Vai ai contenuti

Dove c'è musica di devozione, Dio è sempre a portata di mano con la sua presenza gentile  (J. S. Bach)

Madre non mi far monaca:
una Monica che non vuol farsi Monaca,
una Melodia profana che vuol farsi Melodia sacra

A l c u n e   o p e r e   c o m p o s t e   s o p r a  " l' A r i a   d e l l a   m o n i c a "

B i a g i o   M a r i n i:  S o n a t a  s o p r a   l a  M o n i c a

Nel caso di questa composizione di Biagio Marini per "Doi Violini e Viola da Gamba o altro Stromento", il termine Sonata identifica una composizione da "suonare" in contrapposizione al genere da "cantare".  
Ad osservarla attentamente è evidente che l’intera sonata è caratterizzata dal principio della variazione.
Possiamo suddividerla in quattro sezioni:

1) nella prima abbiamo per tre volte la variazione della prima parte dell'aria,

e per due volte la variazione della seconda parte;

infine, nuovamente e per una sola volta, la riesposizione della prima sezione.

Dopo quattro battute di collegamento

inizia la sezione successiva.

2)  La seconda sezione ricalca lo schema della prima, con schemi ritmici e figure contrappuntistiche diverse.

3) Nella terza sezione inizia una parte contrappuntistica formata da quartine di semicrome che procedono ad intervalli di terza o sesta.

Seguono due battute di collegamento.

4) Inizia la quarta sezione dove la prima parte dell’aria e la seconda sono variate ciascuna per due volte.

Infine la coda, melodicamente e ritmicamente identica all’inizio della Sonata.

Webmaster: Paolo Puliti Collaborazione: Federica Frediani
Torna ai contenuti