Gesù V - Paolo Puliti organista

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Dove c'è musica di devozione, Dio è sempre a portata di mano con la sua presenza gentile  (J. S. Bach)

I contenuti di questa pagina sono stati scritti appositamente per me dal carissimo e indimenticabile amico
Gualtiero Sollazzi che è tornato al Padre il 18 luglio 2018

La vita pubblica

Nel vangelo di Luca (3, 23) si legge:


Gesù, quando cominciò il suo ministero, aveva circa trent'anni [...]

Un motivo, forse, c’è.

Nel libro dei Numeri
(4, 1-3) è scritto:


Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse:
«Fate il computo dei figli di Keat, tra i figli di Levi, secondo le loro famiglie e secondo i loro casati paterni,
dai trent'anni fino ai cinquant'anni, di quanti fanno parte di una schiera, prestando servizio nella tenda del convegno.

Due i momenti che in Luca segnano l’inizio della vita pubblica del Cristo.

Battesimo al Giordano:  
E’ un’epifania, uno dei segni della manifestazione del Signore, insieme alla stella dei Magi e alle nozze di Cana.
Segna  l’inizio dalla vita pubblica del Signore.

(Lc 3, 21-22)
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì
e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Nella sua descrizione Luca sottolinea
la preghiera
il cielo aperto
lo Spirito nel segno della colomba
la voce del Padre.

Così, al Giordano, noi scopriamo Chi è colui che si fa battezzare.  
Inoltre, possiamo contemplare il mistero di quell’immersione nell’acqua segno della futura immersione del Cristo nella morte;
quello Spirito che si librava sulle acque della creazione, appare all’inizio della nuova creazione;
quelle acque così santificate, sono annunzio del battesimo “in acqua e Spirito Santo” che riceveranno i discepoli di Gesù.


Gesù nella sinagoga di Nazaret:

(Lc 4, 18-19)
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazionee
ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
a proclamare l'anno di grazia del Signore
.


Pagina stupenda, questa di Luca, che apre mirabilmente l’inizio del ministero del Signore e che racchiude tutta la missione di grazia e di misericordia del Cristo.
Qui Gesù si proclama Messia.
Qui annuncia che il Regno di Dio è giunto fra gli uomini.
Qui Gesù descrive le linee essenziali di quale sarà la sua missione.
E qui tralascia un’espressione che era in Isaia:
“… un giorno di vendetta per il nostro Dio “.

In estrema sintesi, ecco cosa rilevare, pieni di stupore, dall’intervento del Maestro:

- Gesù non dà spiegazioni al testo che ha letto, né ricerca applicazioni morali, come facevano gli abituali predicatori nelle riunioni della sinagoga.

- Gesù attira l’attenzione sul fatto della sua venuta. Questo è il fatto centrale: con la sua venuta  le attese profetiche sono compiute.

- In Gesù si avvera completamente  la Parola di Dio: Lui è la Parola di Dio.

- Gesù è un maestro che non impone pesi, ma li toglie, non porta precetti, ma libertà.


- Gesù è l’uomo ’sognato’ dal profeta Isaia.

Gesù, speranza per i penitenti,

quanta pietà hai per chi ti prega;

quanta bontà hai per chi ti cerca;

ma che cosa sei per chi ti trova?


(S. Bernardo)


Gualtiero Sollazzi

Webmaster: Paolo Puliti Collaborazione: Federica Frediani
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