Herr Christ, der einge Gottes Sohn - Herr Gott, nun sei gepreiset, BWV 601 - Paolo Puliti organista

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Dove c'è musica di devozione, Dio è sempre a portata di mano con la sua presenza gentile  (J. S. Bach)

Johann Sebastian Bach:
Preludi ai Corali del Weihnahtsfestkreis BWV 599-612 dall'Orgelbüchlein

Herr Christ, der einge Gottes Sohn - Herr Gott, nun sei gepreiset, BWV 601

Anche in questo caso, come nel precedente, ci troviamo di fronte lo stesso corale con due titoli diversi.

Il testo Herr Christ, der einge Gottes Sohn è stato composto da Elisabeth Kreuziger nel 1524:



Herr Christ, der einig Gottes Sohn,
Vaters in Ewigkeit,
aus seinem Herzn entsprossen,
gleichwie geschrieben steht,
er ist der Morgensterne,
sei’n Glanz streckt er so ferne
für andern Sternen klar.

Cristo Signore, l’unico Figlio di Dio
Padre per l’eternità,
nato dal suo cuore
proprio come sta scritto;
Egli è la stella mattutina,
estende così lontano il suo splendore
che illumina le altre stelle.



Il testo Herr Gott, nun sei gepreiset, è invece di autore ignoto ed è stato scritto ad Erfurt nel 1550:

Herr Gott, nun sei gepreiset,
wir sagn dir großen Dank.
Du hast uns wohl gespeiset
und geben gutn Getrank,
dein Mildigkeit zu merken,
den Glauben mehr zu stärken,
daß du seist unser Gott.

Sia ora lodato il Signore Dio,
ti diciamo il nostro grazie.  
Ci hai cibato bene
e ci hai dato da bere
per mostrarci la tua bontà
e per rinforzare la nostra fede in Te,
nostro Dio.



La melodia di questo corale è apparsa per la prima volta negli Erfurter Enchiridien del 1524. Non si tratta di una melodia originale bensì dell’elaborazione di Mein Freud möcht sich wol mehren, contenuta nel Lochamer Liederbuch.



Anche qui il corale utilizzato è noto con due titoli diversi, il primo si  riferisce all’Avvento, il secondo al Natale.  È un canto gioioso, come si può constatare dalla celebre strofa del testo Herr Christ, der einig Gottes Sohn: ‘Egli è la stella mattutina, estende così lontano il suo splendore che illumina le altre stelle’.
Bach rende questo sentimento di gioia contrappuntando il cantus firmus al soprano con un andamento ritmico brillante caratterizzato da quartine di semicrome ascendenti e discendenti che passano da una voce all'altra.
Il cantus firmus viene trattato in modo differente rispetto all’originale; troviamo, oltre al ritornello per la prima parte del corale, anche un ritornello per la seconda.
Nella melodia originale, infatti, la prima frase è ripetuta ma la seconda non lo è. Osservando l’autografo, Bach scrive proprio prima volta e seconda volta.


Questa repetitio ha probabilmente un significato retorico in quanto serve a rafforzare ciò che viene evidenziato sia nel testo Herr Christ, der einge Gottes Sohn che in Herr Gott, nun sei gepreiset ossia, rispettivamente, la potenza divina (la stella mattutina che illumina tutte le altre stelle) e la forza della fede, unico mezzo per la salvezza eterna.
Su questo corale Bach ha realizzato la fughetta manualiter BWV 698 che si trova nella raccolta di Johann Philipp Kirnberger.




Webmaster: Paolo Puliti Collaborazione: Federica Frediani
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