Luca VII - Paolo Puliti organista

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Dove c'è musica di devozione, Dio è sempre a portata di mano con la sua presenza gentile  (J. S. Bach)

I contenuti di questa pagina sono stati scritti appositamente per me dal carissimo e indimenticabile amico
Gualtiero Sollazzi che è tornato al Padre il 18 luglio 2018

La Passione di Gesù in Luca
(prima parte)

Sul monte degli olivi   (22, 39-45)



[39] Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono.
[40] Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione».
[41] Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava:
[42] «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà».
[43] Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo.
[44] In preda all'angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra.
[45] Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza.
[46] E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione».


Il racconto di Luca è più breve dei racconti degli evangelisti Matteo e Marco:

- Non riporta il nome del luogo
- Tralascia l’espressione di Gesù “la mia anima è triste fino alla morte
- Tralascia anche “lo spirito è pronto ma la carne è debole”


Ci sono invece in Luca alcune precisazioni da esaminare con cura:

- La preghiera forte e insistente
- L’angelo che conforta Gesù  
- Il sudore di sangue

La Preghiera

A Luca preme molto insegnare alla sua comunità che se vogliamo superare le prove occorre pregare come ha fatto Gesù.
All’inizio e alla fine della narrazione al monte degli olivi, c’è un comando chiarissimo: "Pregate!"
Sì, la preghiera è assolutamente necessaria per superare la prova. Gesù, proprio nel momento dell’agonia, ‘più fortemente pregava’.
Gesù si aggrappa al Padre che gli manda un Angelo 'a confortarlo'.
Il verbo si può anche tradurre 'a sostenerlo', a 'infondergli coraggio'.

L'Angelo

Il Padre risponde al richiamo del Figlio inviandogli un Angelo.
E' l'Angelo del conforto, l'Angelo del Calice.
Cosa c'è in quel calice?
C'è la volontà del Padre, e Gesù la beve; ma mentre beve la volontà del Padre, in un «Sì» totale, il Padre Gli comunica e Gli dona tutla Sua potenza.
Gesù beve tutta la potenza del Padre che Gli permette di rialzarsi.

Il sudore di sangue

Per descrivere lo stato d’animo di Gesù, Luca non usa le parole di Matteo e Marco (sbigottimento, tristezza…) ma ricorre a una parola che viene dal gergo sportivo:’Agonia’
Il significato non è come oggi lo immaginiamo: uno che è vicinissimo a morire; ma di un atleta che spende tutte le forze perché il traguardo è davvero vicino.
Gesù, al monte degli olivi, è un uomo "proteso", uno che raccoglie tutte le sue forze per non fallire la meta. Questo non toglie che non siano presenti l’angoscia, l’estrema fatica.
Ecco il sudore di sangue: è  certamente segno di tanta  paura, ma indica anche lo sforzo tremendo, fino allo spasimo, per fare “la sua volontà”, la volontà del Padre.

Webmaster: Paolo Puliti Collaborazione: Federica Frediani
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