Luca II - Paolo Puliti organista

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Dove c'è musica di devozione, Dio è sempre a portata di mano con la sua presenza gentile  (J. S. Bach)

I contenuti di questa pagina sono stati scritti appositamente per me dal carissimo e indimenticabile amico
Gualtiero Sollazzi che è tornato al Padre il 18 luglio 2018

Sguardo sul Vangelo di Luca

Il Vangelo di Luca è indirizzato “all'illustre Teofilo”, immagine, forse, dell’amico di Dio.


Luca inquadra il ministero di Gesù come un cammino che lo porta dalla Galilea a Gerusalemme,
dove verrà crocefisso.


Luca dichiara che la salvezza è aperta a tutti gli uomini senza distinzione di razza, lingua, condizione sociale.


La Chiesa di Luca

Luca non scrive il suo Vangelo a tutti e nessuno:
lo scrive all’interno di una comunità, di una Chiesa visibilissima, dove erano avvenuti eventi importanti come la Pentecoste, la prima persecuzione, l’istituzione dei 7 diaconi.

Cerchiamo, allora di conoscere meglio questa Chiesa.

È la Chiesa della Pentecoste:  


Benché Luca non fosse presente alla grande pentecoste di Gerusalemme, è tuttavia l’unico scrittore del Nuovo Testamento a ricordare sia questa, sia altre “piccole pentecosti” come quella sui ‘fratelli di Gerusalemme’, sui ‘samaritani’, sui’ pagani’.
Lui ha dato un così grande rilievo allo Spirito Santo, da essere chiamato ‘evangelista dello Spirito Santo’.


È la Chiesa della Pasqua:


Luca scrive nel suo Vangelo la storia di  Gesù nelle luce della Pasqua. Per questo, racconta degli Angeli (24,1-8) che invitano 'a ricordare…' dei viandanti di Emmaus.
Per Luca, la luce della Pasqua rende tutto più luminoso.

È la Chiesa dei discepoli:


L'attenzione ai discepoli aveva guidato Luca componendo il Vangelo.
Solo lui ricorda 'la gran folla dei discepoli' che ascoltava il discorso della pianura (6,17-19) e dei 72 discepoli mandati a evangelizzare (10, 1-6).
Luca, pur conoscendo bene la mentalità del tempo, non esita a dare rilievo "alle discepole" di Gesù.
Sono esse che assistono alla morte e sepoltura del Signore, e sono le prime testimoni della resurrezione.


È la Chiesa degli Apostoli:


Nel Vangelo (e anche negli Atti) Luca riferisce i nomi degli apostoli.
Solo lui ricorda che lo stesso Gesù “li chiamò apostoli” (6,12-14 ) .
Al primo posto c’è Pietro.
Luca, del resto, scrive il suo Vangelo all’interno di una comunità ecclesiale segnata dell’insegnamento degli Apostoli, e Luca si preoccupa di assicurare che si riferisce a ciò che loro hanno insegnato per garantire “la solidità degli insegnamenti” che trasmette (1, 1-5) .


È la Chiesa di Maria:

Luca ha fissato una memoria di Maria che è la più completa di tutti i rimanenti scritti del NuovoTestamento.
I primi due capitoli del Vangelo di Luca, parlano prevalentemente  di Maria.
E l'ultima citazione della Vergine in Luca, è grandiosa:
"la Madre di Gesù" (Atti, 1,14).
E' Luca che ci presenta la Vergine in ascolto, in preghiera e unita al sacrificio del Figlio sul Calvario.

Gualtiero Sollazzi

Webmaster: Paolo Puliti Collaborazione: Federica Frediani
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